Mezza partita a testa, alla fine è mancato veramente poco per vincere. Un po' meno nervosismo, un po' più di convinzione e concentrazione. Gli avversari sono giovani, ma non particolarmente tecnici e sicuramente non molto pesanti (due lunghi molto alti, ma anche molto magri). Il primo quarto comunque lo conquistano loro, anche perché in difesa facciamo confusione, ed in attacco buttiamo troppi palloni. Nel secondo quarto la musica cambia: l'attacco funziona, la difesa pure, aggancio e sorpasso sono scontati. Ci difendiamo nel terzo quarto, visto che l'attacco si riaddormenta parzialmente, e gli ospiti cominciano a riprendere un po' di fiducia. L'ultimo quarto è stato più una royal rumble che pallacanestro: mannaiate e spinte ovunque, da ambo le parti (con l'arbitro colpevolmente a guardare senza intervenire con la giusta durezza su entrambi i fronti); i giovani ospiti riescono ad imbroccare qualche punto in più e sorpassano, ma non scappano. Abbiamo la palla del controsorpasso, e forse anche della vittoria, ma la sprechiamo, e nonostante gli avversari sbaglino entrambi i tiri liberi sul fallo sistematico, non riusciamo ad imbastire nei secondi rimasti un tiro degno di questo nome per provare a ribaltare il risultato.
Parziali: 6-11; 15-6; 9-8; 6-12
K. K. Duffers' Alacresta: Shining 6, Gallo 2, Reverendo, Greco 6, Gerry 6, Pulitzer 2, Ciccio, Lollo, Casper 2, Busna 5, Grizzly 7.
Lo score non mostra una brutta serata al tiro (pochi tiri dalla lunga, è vero, ma il 33% da 2 non è da buttare, ed i liberi sono sopra il 50%). Sono le 43 palle buttate nel cesso, molte con passaggi di bassa qualità, che hanno pesato. Forse non la metà, ma almeno un quarto hanno causato contropiedi sanguinosi.
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