Dopo la convincente prima vittoria esterna, si torna al PalaPorta per affrontare un avversario che la scorsa stagione ha rifilato ai gialloneri 38 punti di scarto in due partite. Gli elementi sono per lo più gli stessi e la loro classifica pure, sebbene sia ancora solo l’inizio del campionato.
Conscio di ciò,
il quintetto base di Coach Enzo parte concentrato, solido e determinato,
piazzando un parziale di 11-0 nei primi 5 giri e mezzo d’orologio a firma
Tender e Ice T, chiudendo spazi in difesa e facendo sentire la presenza anche a
rimbalzo, nonostante la differenza di fisico riguardante soprattutto i lunghi. Carate
non ci sta e, complice un abbassamento della guardia dei padroni di casa, torna
a contatto subito, approfittando anche delle offensive monzesi diventate
stagnanti: il controbreak porta le formazioni al primo riposo sul 12-8. Kurwa
non ritrova i ritmi iniziali, ma si mantiene davanti durante tutto il periodo,
con il divario che oscilla tra uno e due possessi. L’alternanza sinusoidale di azioni
ben fatte e altre da rivedere è complice del 22-18 all’intervallo.
Coach Enzo rivuole
l’interruttore acceso, ma i Duffers pare siano affetti da dimmerite: qualche
manovra fluida c’è, l’intensità però non è sufficientemente alta per ricreare
il distacco iniziale. Sale invece gradualmente la componente fisica a vantaggio
ospite, con alcuni colpi proibiti non/mal sanzionati e la consapevolezza che si
deve lottare per ogni punto. La terza frazione, chiusa 32-28, è fotocopia della
seconda, così come la quarta: la tensione è palpabile e gli errori si
moltiplicano, da tutte le parti. I gialloneri perdono progressivamente
lucidità, ma rimangono al timone della partita con qualche soluzione offensiva estemporanea
e un’aggressività discretamente efficace nella propria metà campo. A poco più
di un minuto dalla sirena una bomba di Tender riporta a due possessi il
vantaggio di Kurwa (39-35), poi ossigeno e benzina entrano contemporaneamente
in riserva: palle perse e falli aumentano (complice anche un questionable refereeing)
e nella girandola dei tiri liberi si arriva ad una manciata di secondi dalla
sirena sul 40-38 palla in mano. Tender deraglia in penetrazione, aiutato da una
spinta avversaria su cui colpevolmente manca il suono del fischietto, dall’altra
parte un passaggio filtrante verso il lungo trova Capitan Grizzly in aiuto che
commette il suo quinto fallo scellerato per un possibile and one a tempo
scaduto. Fortunatamente non si concretizza, 40-40, overtime.
Ice T riporta subito sopra i gialloneri (42-40), ma è un fuoco di paglia: la stanchezza si fa sentire, soprattutto in attacco, mentre Carate impatta e sorpassa per la prima volta in gara, ancora dalla linea della carità (42-44). Agli sgoccioli del match, i padroni di casa hanno la chance per tornare davanti, ma sprecano dalla rimessa e, dopo un paio di altri liberi avversari splittati (42-45), un’altra rimessa per il pari viene regalata, consegnando il 42-47 finale a referto. Serata horror one week later per i Duffers, che buttano via la partita come un cioccolatino lasciato troppo tempo al sole. Tre cose sono certe nella vita: la morte, le tasse e il 12/28 ai liberi di Kurwa.
Qui lo score (scritto con la mano non rotta di Zap).
Grizzly
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