Seconda gara di
fila al PalaPorta per Malaka (in questo caso rassomigliante alla Original
Malaka per elementi convocati), contro una squadra appena iscritta e nuova,
anche in senso anagrafico: il più anziano deve compiere 27 anni, mentre il più
giovane non può ancora votare. Coach Gallo all’ultimo è costretto a far fronte
al forfait di Tanos, a referto rimangono gli altri 11.
L’inizio è blando,
Lomagna fa girare bene il pallone, ma il ritmo stenta a decollare (1-4 dopo 3
minuti). I gialloneri si mostrano volenterosi e trovano prima il sorpasso (8-6
a metà quarto) e poi un piccolo allungo (12-8 a 150 secondi dalla prima sosta)
grazie a canestri di caparbietà, opera soprattutto di Partyboy. Alcune perse e
rimbalzi offensivi concessi nel finale però vanificano gli sforzi, con gli
avversari che impattano sul 13-13. La seconda frazione prosegue purtroppo su
questi ultimi binari: attacchi per lo più statici e assenza totale di
tagliafuori sono parte dei motivi del parziale ospite (2-8, per il punteggio di
15-21). Dopo 3 giri d’orologio Coach Gallo chiama 2 timeout quasi in sequenza
per dare una sveglia alla squadra, ma lo script del match non migliora: i
lomagnesi provano anche una zone press in un paio di occasioni e si concedono
il lusso di cambiare totalmente il quintetto, secondo lo stile Dave Arseneault,
forzando 6 turnovers Duffers nelle seguenti 8 azioni, che tradotto sul
tabellone significa 17-29 a 2 minuti dall’intervallo. Una rubata di Moz e un
coast to coast di Partyboy tamponano l’emorragia, ma al rientro negli
spogliatoi Malaka è ancora in doppia cifra di svantaggio (23-33).
Serve prepotentemente una scossa, ma non arriva: il terzo periodo si apre con una siccità offensiva, causata dalla poca fluidità di movimento e dal frequentissimo ricorso alle soluzioni personali uno contro cinque. Coach Gallo ferma il cronometro per parlarci sopra e dare ordine, ma, nonostante le intenzioni, il linguaggio del corpo del quintetto giallonero è un libro aperto: Lomagna prende il largo (30-48 all’ultimo riposo) ed è inevitabile l’ingresso oltremodo prematuro in garbage time (con i primi punti casalinghi segnati a 3 minuti e mezzo dalla sirena) fino al 34-65 finale.
Qui lo score (autorato dal duo Tender-Scipio).
Grizzly
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