Avversario tosto per Kurwa, al PalaPorta arrivano i primi della classe, pronti a conservare la loro imbattibilità. Coach Gallo ha in Hook l’unica defezione di giornata, gli altri 11 convocati sono abili e arruolati.
I ritmi iniziali
sono abbastanza alti, ma alto è anche il numero degli errori per entrambe le
compagini e dopo quasi 5 minuti il punteggio è 4-6. Si scaldano brevemente gli
animi quando il referee designato per questa gara avvisa un atleta ospite su
eventuali conseguenze di ulteriori proteste: “Le tue parole sono terminate”. I
gialloneri non ne approfittano, facendo molta confusione in attacco e
concedendo qualcosa di troppo nella propria metà campo, siglando sull’8-14 il
punteggio a fine quarto. Carate quindi mostra i muscoli, appropriandosi del pitturato
ed effettuando chiusure difensive efficaci: in 8 giri d’orologio opera un parziale
di 2-13 e crea una voragine difficile da colmare. Ma i Duffers non vogliono
mollare: sotto la guida di Tanos e PJ piazzano un controbreak di 7-0 per il -10
(17-27) in un centinaio di secondi.
All’intervallo,
sul 17-29, Coach Gallo dichiara alla squadra che vorrebbe più ordine e nei
primi minuti il quintetto è più compatto: la circolazione di palla migliora e
in difesa c’è più attenzione. Purtroppo non dura tantissimo: Master fa valere
il concetto di nomen omen con un altro parziale di 0-7, Coach Gallo prova quindi
la zona, ma viene punito da un altro paio di tiri da fuori per il -18 (22-40) a
3 minuti dal termine del terzo periodo. Qualche soluzione personale non
impedisce ai padroni di casa di entrare nell’ultima frazione sul -19 (28-47) in
pieno garbage time. La testa più libera per il punteggio correlata alla
crescente matador defense caratese sono i fattori principali per i quali si chiude
la forbice. Il punteggio finale (52-61) potrebbe essere uno specchietto per le
allodole per chi non ha seguito il match, il divario visto in campo per qualità
e fisicità è sicuramente maggiore. A proposito di fisicità, è doveroso menzionare
il centro più dominante visto in questa stagione, che essendo amico di un
consigliere avrebbe anche potuto giocare in giallonero, qualora ingaggiato. Citando
Coach Gallo: “Ma certi amici, com’è che non sono mai con la canotta giusta?!?”
Qui lo score (del lungodegente ma ormai sempre presente Scipio).
Grizzly
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